Il percorso artistico di Italo Bressan, iniziato a metà degli anni ’70 e oggi costellato da prestigiose esposizioni nazionali e internazionali, ha sempre mantenuto una continuità e coerenza intrinseche cosi che i suoi lavori possiedono una cifra stilistica e poetica che li rende riconoscibili fra tanti. Formatosi sulle avanguardie storiche, Bressan si è avvicinato progressivamente a uno stile sempre più riduttivo che enfatizzasse la sua espressione più personale, sviluppando un’attenzione specifica per il colore come tramite verso un’astrazione assoluta e per la tecnica pittorica con cui perseguirla. Concentrando il suo interesse in particolare sull’aspetto puramente visivo del dipinto e sulle qualità dello spazio fisico in cui agire, ha creato una pittura aniconica a campi di colori che, dietro un’apparente immediatezza e istintività, nasconde l’aspirazione spirituale e filosofica alla massima sintesi tra materia, colore, gesto e a una astrazione totale oltre la quale esiste solo la pura luce.
Nella pittura di Bressan si intuisce un approccio intimamente connesso all’emotività e all’inconscio dell’artista, allo stesso tempo, mediato dai valori della cultura europea quali l’attenzione a canoni classici universali come bellezza, armonia, simmetria, equilibrio e, non ultima, una sensibilità “Zen” nella sintonia tra gesto e segno. Italo ha introdotto nelle sue opere anche un materiale del tutto inusuale e innovativo come il vetro, un concetto inedito e originale che gli consente di sperimentare sia un ampio ventaglio di soluzioni caratterizzate da vuoti e pieni, luci e ombre, trasparenze, riflessi, illusioni ottiche che generano una percezione mutevole nell’osservatore, sia articolate composizioni costruite con l’assemblaggio di moduli dalle geometrie diverse e materiali eterogenei.
Le sue “macchie”, leggere come nuvole in movimento nel cielo, sono dipinte ricorrendo a una gamma infinita di tonalità di colori diluiti che si combinano tra loro simulando effetti naturalistici fantastici; un gioco sapiente di forze che si confrontano e influenzano reciprocamente, con incessanti passaggi da potenti campiture a colori brillanti a delicate forme libere dai bordi sfumati e irregolari eseguite mediante successive sovrapposizioni di pennellate cangianti e vibranti di energia.