Figlio di uno scultore di Ortisei che realizzava opere in legno della tradizione gardenese, Paul Moroder non poteva che diventare scultore: un destino scritto sia nel suo talento innato, sia nella cultura storica e materiale di una valle alpina che ha avviato a carriere internazionali un numero impressionante di artisti locali. Anche Moroder figlio ha iniziato intagliando il legno, un materiale in cui eccelle e che rimane sempre il suo riferimento centrale e ha contribuito ad aprirlo verso una sperimentazione a tutto campo. Un’evoluzione connessa alla crescita della sua carriera poiché la ricerca sui materiali nasceva sia dal bisogno di sviluppare nuovi codici espressivi, sia di risolvere le problematiche ad essi legate. Questo approccio lo ha portato a confrontarsi con tante tecniche scultoree diverse come quelle in pietra, in bronzo, in cemento, in nichel argento, raggiungendo ogni volta risultati di altissima qualità. La sua convinzione dell’esigenza di una forte spiritualità nell’operare nel mondo dell’arte, lo ha spinto a ricercare la soluzione più idonea a conseguire ciò che voleva esprimere fino a inventare un tipo di vetro cristallo fuso, grezzo e materico, quasi “carnale”, di cui si percepisce la trasparenza solo quando è retroilluminato. Tutti tratti distintivi che si ritrovano anche nella sua pittura informale, connotata da una potente istintualità gestuale e dalla vibrazione della superficie affidate a una ristretta gamma di colori intrisi di sostanze solide.
Profondo conoscitore dei contenuti e della simbologia richiesti a chi si voglia impegnare in un’arte di nicchia come quella liturgica (in cui opera ormai da anni), Moroder si avvale di un linguaggio estremamente moderno e innovativo che, nondimeno, è compreso e apprezzato da una committenza evidentemente colta e lungimirante. Paul è un artista a tutto tondo che sente intimamente la responsabilità etica e culturale di svolgere un lavoro privilegiato, sia verso il committente sia, in senso più ampio, nei confronti della comunità cui appartiene e in cui si riconosce pienamente.