A fine 2013 l’amico Aldo Pancheri mi contattò per sottopormi una sua idea che prevedeva di coinvolgere una decina di amici pittori di differenti tendenze artistiche in una mostra collettiva invitandoli a presentare dei loro dipinti personalizzati con l’impronta impressa con un timbro inventato dall’autore. L’intuizione di Aldo mi sembrò stimolante ma non facile da portare a buon fine. Una cosa è immaginare un concetto innovativo, ben diverso è metterlo in pratica. Ma avevo sottovalutato le doti di tessitore di rapporti e organizzatore di Aldo il quale, convinto delle potenzialità creative insite in uno strumento “tecnico” pur modesto come un timbro, si è subito attivato ed è riuscito a costituire un gruppo molto eterogeneo di pittori e a far presentare le loro opere “timbrate” alla ‘Prima esposizione internazionale “Arte timbrica” di opere su carta’, tenutasi alla Biblioteca Civica di Rovereto nel maggio 2014. Ogni artista aveva optato per timbri di ogni tipo e forma, informali, figurativi, astratti, minimalisti, Jugendstil, coerenti con il proprio stile pittorico. Da parte mia, da sempre affascinato dalla qualità dei sigilli in giada usati dagli artisti giapponesi, avevo pensato a delle complesse figure curvilinee dotate di una forte autonomia formale e simbolica. Incredibile ma vero: sia nell’ideazione di un segno apparentemente secondario che nella sua rilevanza specifica all’interno della composizione generale del dipinto, si sono rispecchiate tutte le differenze tra artista e artista. Ognuno aveva percorso strade diverse dando luogo a risultati inaspettati ma suscettibili di infiniti sviluppi inventivi.
Alla prima mostra del 2014, ne sono seguite altre in cui i partecipanti per ragioni organizzative erano limitati, culminate nell’esposizione “Arte Timbrica in progress” presso l’Auditorium Giuseppe Verdi di Milano a fine 2015 con le presentazioni critiche di Elena Pontiggia e Riccarda Turrina. E’ proprio da quest’ultima mostra collettiva che sono tratte le immagini dei dipinti che illustrano questa intervista ad Aldo Pancheri in cui cercheremo di ripercorrere i sette anni di vita dell’Arte Timbrica e fare il punto sul futuro di un Movimento ancora in divenire.
Paolo Tomio