Non è facile scrivere di Maria Stoffella Fendros in poche righe perché si tratta di un’artista a tutto tondo, dalla personalità complessa, forte e anticonformista, come è stato ben descritto nella ricca e documentata retrospettiva che il Museo Civico di Rovereto le ha voluto dedicare l’anno scorso per ricordare la sua lunga carriera (e festeggiare i suoi 82 anni).
Nata a Rovereto, giovanissima – a 17 anni – dopo due anni di liceo classico, decide di lasciare la città per studiare all’Accademia di Belle Arti di Venezia e poi di Firenze e, infine, specializzarsi nell’affresco e nell’incisione. Un’artista completa, quindi, mossa da determinazione e coraggio non comuni, uniti a una ardente passione interiore che non l’abbandonerà mai. Già fin dagli inizi, appunto, si possono individuare le grandi energie che la spingono in tutta la sua storia personale e artistica: l’amore per la Bellezza che lei ricerca nell’arte classica e moderna, e la voglia di conoscenza dettata dal bisogno di imparare, sperimentare, viaggiare, che da quella spinta interiore scaturisce.
Donna dolce e volitiva, sensibile e decisa, sognatrice ed energica, estroversa e malinconica, le sue caratteristiche apparentemente contraddittorie si ritrovano tutte nella sua pittura – sia figurativa che astratta – in cui il colore è protagonista assieme a una libertà informale delle pennellate e della composizione assolutamente contemporanea. Le tecniche artistiche acquisite nei primi anni diventano “strumenti” (così come quelli di un musicista), con i quali lei registra e rappresenta i momenti più significativi della sua vita filtrati attraverso il sentimento, la memoria visiva o l’emozione estetica.
Le immagini fluiscono con totale naturalezza, sia le calme ed eteree figurazioni evocative che, al contrario, l’espressionismo “fauve”, acceso e vitalistico, dai colori brillanti, quasi violenti, introiettati dall’artista nei paesi mediterranei e trasferiti con gesti dinamici sulla tela. Per Maria Stoffella ogni dipinto è un inno alla Vita e alla Natura (forse per lei, sinonimi) con cui comunica la “Joie de vivre” che l’ha sempre accompagnata e che, ancor oggi, la spinge a ripartire per il mondo.