Devo dire che mi è piaciuta la risposta franca di Matthias Sieff: «Rimane comunque vero che è meglio un buon artigiano che un artista scadente»: rivela molto della sua personalità e anche della sua concezione dell’arte come “lavoro” necessario per conquistare i segreti della materia (l’artigiano) ma anche delle idee (l’artista). La scultura in legno, infatti, fa parte della tradizione familiare dei Sieff, così Matthias ha voluto prima apprenderne i segreti tecnici in val Gardena e poi approfondirla culturalmente all’Università delle Arti applicate a Vienna dove si è confrontato con visioni diverse.
La sua creatività si è così indirizzata lungo strade più complesse avventurandosi verso una ricerca sempre più personale in cui è riuscito a coniugare le tendenze della contrmporaneità con la propria identità. Matthias è riuscito a trovare un proprio stile riconoscibile tornando alle origini della scultura e agli archetipi universali radicati in tutte le culture e, quindi, già introiettati anche nel suo vissuto.
Un’ispirazione, la sua, interamente fondata su una figura umana libera da regole che non siano quelle formali dei rapporti tra volumi plastici. Il legno è rimasto il materiale principe con cui “costruisce” le sue statue antropomorfe simili a idoli in atteggiamenti ieratici, i piedi sovradimensionati ben piantati per terra, nasi pronunciati, bocche dalle rosse labbra rigorosamente chiuse, enormi occhi azzurri spalancati, ma inespressivi, che sembrano guardare lontano. Uomini stilizzati, anatomicamente corretti ma esagerati nelle proporzioni, a volte monolitici e privi di braccia, altre, invece, con le braccia aperte come a misurare lo spazio circostante. Le statue sono sempre “ri-vestite” con colori brillanti e decorazioni astratte che contribuiscono a valorizzarne la forma e ridurne l’effetto monumentale riportandole a una realtà più terrena. Matthias sta creando un proprio ricco repertorio di personaggi, membri di una “comunità ideale e mitologica” composta da donne, uomini e bimbi scavati nel legno e sospesi in una dimensione fuori dal tempo e dallo spazio.