In Trentino le artiste sono numerose, anche se in netta minoranza rispetto ai colleghi maschi; alcune sono molto brave ma, nel mondo dell’arte, questa è una dote necessaria ma non sufficiente se non è unita ad altre caratteristiche altrettanto importanti quali la determinazione, la curiosità intellettuale, l’aggiornamento costante, la voglia mettersi in gioco. Annamaria Gelmi possiede tutte queste qualità e sa bene che l’arte è un mestiere, una pratica del fare che richiede ricerca e impegno continuo. Ancor di più se, come nel suo caso, le opere che si vogliono realizzare raggiungono dimensioni decisamente ragguardevoli e comportano anche un grosso lavoro psico-fisico oltre che mentale.
Nel corso degli anni la sua tecnica pittorica si è andata evolvendo fino a raggiungere un raffinato linguaggio sempre più minimale, quasi orientale, condensato in pochi simboli archetipici; all’interno dell’infinto mondo delle forme, infatti, lei ha sempre avuto una predilezione per le figure geometriche, sia quelle basilari euclidee, sia quelle più articolate e complesse dell’architettura storica o moderna. La sua formazione di insegnante in questo l’ha agevolata permettendole di sviluppare la capacità di controllare opere complesse e approfondire l’interesse per i nuovi e vecchi materiali: acciaio, corten, vetroresina, bronzo, acetato, vetro, ceramica, plexiglass ecc.
Quando Annamaria ha intrapreso la strada della scultura, memore degli insegnamenti della Pop Art e dell’amore per l’architettura, ha compreso che le sue sculture-installazioni dovevano entrare in relazione – con pari dignità – con gli spazi in cui si collocavano: ecco allora le grandi installazioni site-specific “progettate” in funzione degli ambiti che andavano ad occupare. Anche nella scultura ha saputo esprimere un proprio linguaggio slegato dagli stereotipi di un’arte provinciale e sensibile alle esperienze più avanzate. E, forse, è proprio da questo suo essere anticonformista, coraggiosa e aperta al confronto, che può arrivare il vero messaggio ai giovani e, soprattutto, alle giovani artiste.