COPERTINA parole FINALE

2012 “parole, parole, parole…”, Mostra collettiva FIDA -Trento  

mostra di arte e poesia visiva

BOOKIQUE Caffè letterario Via Torre d’Augusto, 29 – 8 Giugno – 30 Giugno 2012

 

INFINITO PRESENTE

RICCARDA TURRINA

Nel 1964, il sociologo canadese Marshall McLuhan, scriveva che solo l’artista autentico poteva essere in grado «di fronteggiare impunemente la tecnologia e questo perché la sua esperienza lo rende in qualche modo consapevole dei mutamenti che intervengono nella percezione sensoriali». In seguito alla nascita della civiltà della comunicazione di massa, con l’invasione di campo operata dalla pubblicità, comincia a prendere forma una nuova esigenza espressiva fatta di immagini e parole. Si sviluppa l’idea di una poesia che attinga alla tecnologia, alle espressioni di massa, ai messaggeri della civiltà dei consumi. I collages, tratti dai linguaggi tecnologici dei mass media quali la moda, la pubblicità, le pagine di giornali, tendono ad associare progressivamente alla parola l’immagine, vale a dire il mezzo proprio delle arti visive. Messaggi verbali e visivi si fondono dando vita a generi di comunicazione inusuali. La poesia cambia dunque il suo veicolo di comunicazione passando dalla pagina scritta alla parete della galleria, senza però risultare una pittura con le parole o una poesia con le figure. Si sviluppa dunque una nuova arte che si configura all’interno di una dimensione fatta di utopia mentre le tecniche compositive conducono verso una bellezza che trascende il dato di realtà alla ricerca di nuovi valori, di rinnovate possibilità di riscatto. Questa espressione artistica rimane il punto di incontro tra i campi simbolici del mondo e quello che Eugenio Miccini chiama «l’infinito presente, quale sintomo di un flusso temporale inarrestabile». Sintomo, questo, già colto da Stephan Mallarmé che alla fine dell’Ottocento inaugura una nuova epoca culturale, che aprirà al rinnovato mondo delle Parole in libertà futuriste, della Poesia Fonetica Dadaista, della Scrittura automatica surrealista, della Poesia concreta la Poesia visiva la Nuova scrittura, la Poesia perfomance. Questo perché – sono parole di Sarenco “Solo i Poeti sono i veri articolatori delle frontiere della cultura e del mondo».

La scrittura diventa immagine e l’immagine si fa parola accanto alle parole. Ha origini lontane, dunque, quest’arte e muove da un’appassionata ricerca visiva, sonora e tattile al contempo; ciò che si vede, infatti, racchiude in sé un universo percettivo dinamico, che grazie alla capacità interpretativa dell’osservatore, si configura come l’essenza di un pensiero in divenire. Gli artisti presenti in questa mostra sono i protagonisti di una multiforme creatività, che si muove con estrema libertà fra materiali, tematiche, composizioni spaziali sempre però all’interno di un percorso fatto di parole. Indissolubile è il legame con la poesia, ovvero con quella carica emotiva e comunicativa che attraverso l’eliminazione del superfluo, avvalendosi di misteriose calligrafie, simboli fonetici e grafici, rende tangibile il pensiero dell’artista. La forza quasi magica della scrittura si identifica, attraverso una simultaneità di eventi cromatici, spaziali, materici, con quella tensione narrativa d’eco metafisica in grado di superare i limiti della soggettività, per esprimere attraverso la sintesi, nuovi valori universali.

 

2012 parole, parole, parole…

Nell’ormai amplissimo mondo delle ricerche che si identificano per il dialogo parola-immagine e, quindi, con voluti sconfinamenti nella poesia visiva, si pone questa nuova esposizione organizzata dalla FIDA-Trento.

Sappiamo che le parole assumono diversi significati soprattutto in rapporto al contenuto, al contesto e al tempo. E la stessa parola “parlata”, è ben diversa da quella scritta.

L’incipit di Giovanni “Al principio, c’era colui che è la Parola…”, ha una ben diversa valenza dal “Parole, parole, parole …” nella risposta di Amleto a Polonio della tragedia shakespeariana, e ancor più del “Parole, parole, parole …” di una famosa canzone di Mina.

Il rapporto fra parola scritta e immagine crea una complessità che risale ancora a molto prima delle “parole in libertà” del Futurismo o alle provocazioni del dadaismo.

La poesia visiva a livello mondiale ha avuto, in questo senso, uno sviluppo estremamente ampio e pressoché simultaneo per cui possiamo ormai annoverare una partecipazione grandissima di artisti, alcuni identificabili soltanto con la poesia visiva stessa, altri fra cui potremmo citare Sergio Dangelo, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Sarenco e altri, che danno il loro apporto particolare anche con la partecipazione a pubblicazioni di questa tendenza.

Questa rassegna evidenzia l’interesse per una creatività che comprende sia l’immagine poetica intesa come liricità, quindi il massimo contrasto analogico, sia le immense possibilità espressive determinate dalle nuove tecniche. In particolare l’arte digitale ma anche a livello manuale, collage, paste acriliche, objet trouvé, materiali innovativi che determinano una nuova realtà poetica.

Questa rassegna vuole proporsi come punto d’incontro degli artisti della FIDA-Trento che vi partecipano con gli operatori delle altre arti, in particolare della poesia, della musica e della danza, nel tentativo di stabilire un dialogo e un confronto che possano proseguire e svilupparsi nel futuro.

Paolo Tomio