EX LIBRIS2024-10-10T10:37:03+00:00

EX LIBRIS

Un ex libris (abbreviazione del latino “ex libris meis”, “dai miei libri”) è un contrassegno di proprietà, un’etichetta solitamente ornata di un motto e di uno stemma o di altra rappresentazione grafica, che si applica su un libro per indicarne il proprietario. Può essere semplicemente il nome scritto, o un timbro, o una vignetta  cartacea, in materiali pregiati o sotto forma di timbro. Oggi alla funzione originaria di contrassegno di proprietà libraria si è sostituita quella di “piccola grafica d’arte dedicata”.

Come molti, anch’io da sempre apponevo sul frontespizio dei miei libri la firma seguita dalla data, sia per comprovarne la proprietà, sia per ricordare l’anno d’acquisto, sia per il piacere di vedere crescere la mia piccola biblioteca personale. Questa abitudine è andata integrandosi nel corso del tempo con la mia mania di disegnare una veloce figura che in qualche modo si collegasse – direttamente o simbolicamente – ai contenuti, al titolo, all’autore o a qualche elemento del libro che mi aveva colpito. Dato che il disegno veniva eseguito al momento, magari seduto in poltrona prima di iniziarne la lettura, non si trattava di un’opera grafica né di grande qualità grafica né risultante da un qualche studio preliminare. Anzi, tutt’altro, nasceva sulla spinta di una intuizione estemporanea o di una  ispirazione abbastanza casuali, spesso simili al disegno automatico che si auto-crea man mano che appare sulla carta.  Era un meccanismo per certi versi analogo ai disegnini che si inventano liberamente quando si parla al telefono o mente si ascolta un discorso  che consente di concentrarsi – contemporaneamente – anche a un’altra attività, tipo scarabocchiare sul bloc notes.

Il mio blocco era il nuovo libro aperto e appoggiato sulle gambe accavallate e le tecniche grafiche utilizzate variavano in funzione di ciò che avevo a portata di mano: matite di varie spessore e durezza, pennarelli neri o a colori, raramente penna a stilo, insomma il materiale che uso normalmente a casa  per disegnare nuove idee progettuali o artistiche,  scrivere relazioni o sottolineare testi. Gli es libris rappresentavano anche un occasione per mantenere in esercizio” la mano” dato che la continua diffusione della grafica computerizzata è responsabile della progressiva perdita di un’abilità che dovrebbe essere il pane quotidiano di chi lavora nel mondo dell’architettura e dell’arte.

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