Copertina e apparato grafico di Paolo Tomio

Artisti: Franco Albino, Sergio Bernardi, Silvio Cattani, Mirta De Simoni Lasta
Elena Fia Fozzer, Bepi leoni, Luigina Lorenzi, Paolo Tomio

CAVALIERI DELLA PACE MA ANCHE DELL’APOCALISSE

Una mostra dedicata alla pace Yes Peace è rischiosa si rischia il pieno di retorica o nel migliore dei casi un estenuato irenismo, soprattutto in tempi come questi nei quali in Italia e in Europa trionfa l’ipocrisia dei 70 anni di pace, fatti salvi i mattatoi dei Balcani la ferita nascosta ma sempre sanguinosa dell’Ucraina, circondati da un mercato delle armi sempre più fiorente e da un rosario incredibile di guerre nel mondo che lo alimentano.
Dunque è opportuno cominciare con i versi di Salvatore Quasimodo, “Uomo del mio tempo”, da tenere bene a mente nel percorso:

Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero,
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
“Andiamo ai campi”. E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

Incontriamo dunque da vicino i nostri otto cavalieri, della pace, sì, ma anche dell’apocalisse…
… Paolo Tomio, con le sue digitali e luminose allegorie astratte vola oltre i confini del pensiero e costruisce immaginifiche visioni, delle quali, checché se ne dica, abbiamo ancor bisogno. Le volute di Tomio circondano, abbracciano, la loro virtualità diventa viva circolazione ed empatica evenienza. In queste immagini, cariche di una sensibilità postmoderna, aleggia comunque lo spirito nicciano dell’eterno ritorno, più antico di Nietzsche eppure più attuale che mai.

Mario Cossali