Mercoledì 25 luglio, presso la sala “Amici del Museo” del MART si è tenuta una riunione di quasi tutte le associazioni culturali del Trentino con l’Assessore Panizza e la Direttrice Cristiana Collu, i quali hanno sinteticamente esposto le linee della futura politica culturale che la PAT e il MART intendono sviluppare. In particolare, un più forte ruolo dell’ADAC (Archivio Degli Artisti Contemporanei), riorganizzato e rilanciato in questi ultimi anni dal dott. Gabriele Lorenzoni.
A parte la ormai nota premessa che le risorse economiche sono calate, si è capito che l’assessore ha l’intenzione di aprire il MART alla collaborazione con le associazioni artistiche nella logica di operare “in rete.” Questa positiva novità potrebbe ribaltare anni di disattenzione (disinteresse?) nei confronti delle realtà locali penalizzate da una politica culturale “esterofila” .
Può essere che, in tempi di vacche magre e di rinato autonomismo, si stia scoprendo che esistono artisti anche in Trentino e che, anche questi rientrano nelle “risorse a disposizione” di una politica culturale attenta e sensibile al proprio territorio.
Forse, si sta acquisendo l’idea che, nelle società avanzate, l’arte (e la cultura artistica) non sono il diletto di pochi amatori più o meno marginali, ma un vero e proprio “mercato” dinamico e globalizzato, da dover valorizzare perché produttore, direttamente o indirettamente, di ricchezza economica.
Chi lo ha ben capito sono i nostri “cugini” dell’Alto Adige che, da anni, sanno coniugare con intelligenza usi e costumi tradizionali (locali) con arte e architettura d’avanguardia (locali), consci che “l’offerta” globale di un territorio deve sapere guardare sia al passato che al futuro.